Napolitano difende dl. Era l'unico strumento

« Older   Newer »
  Share  
~Michael Jackson™~
view post Posted on 7/3/2010, 21:32




ROMA - "Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella piu' grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall'ufficio competente costituito presso la corte d'appello di Milano": e' quanto scrive sul sito del Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in risposta alle lettere di due cittadini, una a favore e l'altra contraria al decreto "salva-liste". I tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i gia' intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge": lo scrive sul sito del Quirinale il Capo dello Stato Giorgio Napolitano in risposta alle lettere di due cittadini sul decreto "salva-liste. Napolitano spiega che, al di la' della ventilata soluzione politica alla mancata presentazione delle liste, c'era la necessita' di intervenire tempestivamente. Il testo del decreto legge firmato ieri sera dal presidente della Repubblica "non ha presentato a mio avviso evidenti vizi di incostituzionalita' ": e' quanto scrive sul sito del Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in risposta a due cittadini che lo avevano interpellato, uno per appoggiare e l'altro per criticare il decreto "salva liste" uscito oggi sulla Gazzetta ufficiale. "Un effettivo senso di responsabilita' dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri": si chiude cosi' la risposta del Capo dello Stato, apparsa sul sito del Quirinale, alle due lettere a lui indirizzate, una di protesta e l'altra di sostegno al decreto "salva liste".

DI PIETRO, VALUTARE IMPEACHMENT NAPOLITANO - "C'e' la necessita' di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni. Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia": e' quanto afferma, in una nota, il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. "Ieri sera - spiega Di Pietro - appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva PdL, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come gia' e' avvenuto per le altre leggi ad personam, che il Presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se cosi' fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l'arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta". "Da subito ci attiveremo - annuncia Di Pietro - per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest'ennesima legge ad personam".

FINI, NON TIRARE IN BALLO NAPOLITANO - "La prima cosa che non si deve fare e' tirare in ballo il Capo dello Stato". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

"Non deve farlo quella parte di opposizione che lo accusa di essere di parte o di comportarsi come Ponzio Pilato e non deve farlo quella parte di maggioranza che si nasconde dietro la firma del presidente per dire che la stessa firma e' la prova della bonta' del decreto", aggiunge Fini nel corso della presentazione del suo libro 'Il futuro della liberta'' nel Palazzo del Turismo di Riccione davanti ad un pubblico che ha accolto con un applauso le sue parole. "Il presidente della Repubblica si limita' a verificare i presupposti che la costituzione prevede, non entra nel merito", spiega ancora la terza carica dello Stato. "E' una considerazione che tutti devono tenere presente - conclude Fini - perche' se in questo clima di politica accesa si tira in ballo il presidente della Repubblica non si contribuisce ad un clima di fiducia, responsabilita' e rispetto tra le istituzioni".

ALEMANNO: DI PIETRO NON HA SENSO DEL RIDICOLO - "Come sempre Di Pietro non ha il senso del ridicolo". Cosi' il sindaco di Roma Gianni Alemanno, a Bologna per una iniziativa elettorale, ha commentato con i giornalisti la richiesta di impeachment del presidente Napolitano da parte del leader dell'Idv, in seguito alla firma del presidente del decreto salva-liste.

PD, MANIFESTAZIONE NAZIOALE IL 13 MARZO - Una manifestazione nazionale del Pd si svolgera' sabato prossimo, 13 marzo, a Roma. "Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli - conclude la nota - la parola d'ordine sara': per vincere, si' alle regole, no ai trucchi".

Quella che il centrosinistra si accinge a promuovere contro il decreto salva-liste "sara' una manifestazione di tutto il centrosinistra, dei cittadini e dei tanti elettori del centro destra che sono assolutamente sconcertati da questa vicenda". Cosi' il segretario del PD Pier Luigi Bersani annuncia da Genova battaglia contro il decreto del governo. "Noi vogliamo parlare di democrazia e di questo appuntamento elettorale - ha detto Bersani - che a questo punto si carica anche di questo tema: se le regole le vogliamo o no, se il consenso viene prima delle regole". "Vorrei ricordare - ha aggiunto Bersani - che la sovranita' appartiene al popolo che la esercita nei limiti delle leggi e della costituzione. Se non ribadiamo questo principio non so dove andiamo". "Le regole elettorali? Sono chiarissime - ha detto Bersani rispondendo a una domanda - le hanno sempre rispettate tutti"

BERSANI, MOBILITAZIONE FINO A CONSULTA - "A partire da oggi faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale". Cosi' il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha commentato oggi a Genova il decreto salva-liste.

BONINO: SALVALISTE INCOSTITUZIONALE - "Ci ritroviamo adesso con un 'decreto lista' incredibile che e' chiaramente incostituzionale e pone rimedio, si fa per dire, ai due casi di Lazio e Lombardia". Lo ha detto la candidata per il centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio Emma Bonino, intervistata da Radio Radicale.

"Ieri - ha aggiunto - abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio non solo per rappresentargli la situazione complessiva ma per presentare una proposta erga omnes che fosse accettabile e che riguardasse l'intero territorio nazionale, ma niente. Oggi il segretario Mario Staderini ha convocato per le 11 una riunione urgente presso il partito per valutare la situazione, ma e' indubbio che rispetto alle nostre denunce e proposte il governo ha invece voluto reagire semplicemente con questo ennesimo decreto. Oggi trarremo delle conseguenze e decideremo il da farsi".

Per Emma Bonino viene da chiedersi "se quando qualcuno vincera' o perdera', ci saranno anche li' decreti interpretativi? La situazione ha preso una piega impensabile".

POLVERINI,CON DECRETO GARANTITO DIRITTO VOTO - "Se il governo e il presidente della Repubblica hanno voluto mettere in campo questo provvedimento evidentemente e' perche' c'e' la volonta' di garantire a tutti gli elettori del Lazio di andare alle urne il 28 e il 29 marzo". Lo ha detto la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, commentando a margine dell'inaugurazione del comitato della lista civica per Polverini presidente a Latina, la firma del decreto legge sulle liste per le elezioni regionali. A chi le chiedeva se fosse fiduciosa sulla decisione che dovra' prendere il Tar sulla lista del Pdl di Roma e provincia, Polverini ha risposto: "Io sono sempre fiduciosa e non ho mai perso ne' la fiducia ne' l'ottimismo. Ho il dovere di farlo perche' voglio cambiare questa regione e l'ottimismo ci aiuta ad andare avanti".

SCHIFANI: NON SI LEGITTIMA ATTACCO A CAPO STATO - "Nessuna campagna elettorale puo' legittimare un attacco al Capo dello Stato la cui autorevolezza e il cui prestigio e' noto a tutti i cittadini italiani come garante della Costituzione e del senso alto delle istituzioni". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, a proposito dell'ipotesi avanzata da Di Pietro di impeachment per il presidente della Repubblica. "Mi auguro fortemente - ha detto Schifani - che questi toni si abbassino perche' non ve ne e' affatto bisogno".

CASINI, ITALIANI RISPETTANO REGOLE PDL NO - "I cittadini devono fare la fila per un concorso pubblico e devono rispettare le regole. I partiti invece passano davanti a tutti. In particolare il Pdl, senza nemmeno sentire il dovere, elementare, di chiedere scusa agli italiani per i pasticci fatti. Non e' una bella giornata". Cosi' Pier Ferdinando Casini, oggi a Parma per la campagna elettorale per le prossime Regionali, ha commentato il decreto del governo "salvaliste". La firma del presidente della Repubblica? "Non parlo mai del presidente della Repubblica - ha risposto Casini - non ho mai criticato il presidente e non lo faro' nemmeno adesso".

D'ALEMA, DL ATTO ARROGANTE SENZA PRECEDENTI - Il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri per le elezioni regionali e' "un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco". Lo ha detto Massimo D'Alema al margine dei lavori dell'Aspen. D'Alema ha detto che "si crea una ferita difficile da sanare nei rapporti politici". Infine ha definito il provvedimento "un insulto a tutti i cittadini italiani". D'Alema rivolge i suoi attacchi esclusivamente al governo. "Non siamo in una Repubblica presidenziale e al presidente della Repubblica spetta un vaglio formale. La responsabilita' e' del governo", ha risposto ai giornalisti che chiedevano se ci fosse anche, a suo avviso, una responsabilita' del Capo dello Stato.
 
Top
0 replies since 7/3/2010, 21:32   58 views
  Share